In questa breve tip vogliamo soffermarci su una funzionalità di Algho che può aiutare a migliorare la base di conoscenza e di conseguenza le performances del vostro Assistente Virtuale, ovvero “le parole da escludere”.
Troverete facilmente questa voce all’interno del menù “base di conoscenza”, ma perché escludere delle parole?
Come sapete gli algoritmi di cui è composto Algho vanno a lavorare sui termini presenti all’interno delle domande poste in base di conoscenza, andando a selezionare poi proprio quella domanda che viene ritenuta la più appropriata da associare alla richiesta fatta dall’utente.
Diventa quindi importante scrivere in maniera accurata e ragionata le parole, onde evitare di creare un conflitto tra entità simili, ma talvolta, lo sappiamo, è impossibile evitare il ripetersi di certi termini.
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I termini ricorrenti in base di conoscenza
Ci riferiamo in particolare a quelle strutture grammaticali che formano l’ossatura di una domanda come ad esempio pronomi, verbi, verbi modali in primis, seguiti poi da aggettivi e anche nomi comuni.
Chi, che cosa, quando, volere, fare, potere, come…sono entità grammaticali che siamo praticamente obbligati a ri-scrivere tutte le volte per costruire le nostre domande, non ne possiamo fare a meno.
Possiamo però, attraverso questa funzione insita in Algho, escluderli dal ragionamento degli algoritmi.
Escludere per includere, questa è sostanzialmente la regola.
Escludendo certe parole sarà infatti possibile allo stesso tempo, mettere in rilievo quelle che sono invece le parole chiave che vogliamo l’assistente vada ad intercettare, le parole che racchiudono un concetto ben preciso.
Non possiamo fornire una regola standard per procedere con le esclusioni. Dipende sempre dalla base di conoscenza, da come viene costruita, dal numero di domande presenti, da come le domande stesse sono state scritte grammaticalmente e dalla tipologia di lemmi inseriti.
Consigliamo in generale però, di escludere sempre i termini ricorrenti come quelli sopra elencati, in modo che, nel suo ragionamento, l’Assistente Virtuale si vada a concentrare sulla parte semantica e quindi sui quei nuclei di significato ben determinati, messi in risalto magari da un tag.