Creare una buona base di conoscenza è indispensabile per poter avere un assistente virtuale in grado di rispondere agli utenti in modo sempre più rapido e preciso per soddisfare le loro richieste.
Ma cos’è una conoscenza di base e come creare un dialogo performante per il tuo assistente virtuale?
Per prima cosa è necessario avere chiaro quali informazioni vogliamo trasferire nel nostro assistente e in che modo potranno supportare l’utente per rispondere in modo puntuale alle sue richieste. Costruire la serie di domande e risposte preimpostate che l’assistente virtuale rivolge all’utente per immagazzinare informazioni è uno dei compiti dell’operatore umano che dovrà costruire la conoscenza di base secondo le FAQ o i servizi offerti dall’azienda.
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- La conoscenza di base deve contenere tutti i contenuti del sito
Tutti i contenuti del sito internet di riferimento, quindi, devono essere trasferiti all’interno del proprio assistente sotto forma di domande e risposte scritte, di modo che il sistema, grazie anche a parole chiave, possa intercettare ogni singola richiesta da parte dell’utente. Una buona base di conoscenza deve però prevedere anche tutte le eventuali richieste che possono venir fuori da informazioni che non sono contenute direttamente all’interno di una pagina web, ma semplicemente dalla curiosità dell’utilizzatore finale sia che esse siano pertinenti o meno.
- Il team deve sempre aggiornare l’assistente virtuale
Suggeriamo quindi di inserire nella conoscenza di base anche quelle domande che tecnicamente non sono in linea con il core business dell’azienda, dell’ente o della pubblica amministrazione che ha adottato questo tipo di tecnologia. Si tratta, per esempio, di domande informative che molto spesso il sistema non riesce a ricercare all’interno del sito. Per questo motivo viene spesso impiegato un team di supporto, che si occupa di realizzare la conoscenza di base dell’assistente e, una volta raccolte anche le richieste più complesse ricevute dagli utenti, implementa il cervello virtuale dell’assistente online con nuove frasi per renderlo sempre più performante.
- Più c’è dialogo con l’utente, più il sistema impara
Ma vi diremo di più. A fare davvero la differenza nella conoscenza di base dell’assistente virtuale sono proprio gli utenti! La qualità delle conversazioni dipende proprio da loro e dalle infinite volte che un utente dialoga con il sistema. Questo perché l’assistente virtuale è dotato di un sistema di autoapprendimento automatico che lo rende tanto più intelligente quante sono le conversazioni con gli utenti. Dalle diverse informazioni che riceve, fissando alcune parole chiave e salvandole nella sua conoscenza, l’assistente virtuale migliora l’interazione e risponde in modo sempre più chiaro e preciso a chi lo interroga. Consigliamo di fare dei test, internamente all’azienda, per allargare la base di conoscenza prima, durante e dopo l’interazione con l’utente.
Non è sempre semplice costruire da soli la conoscenza di base dell’assistente virtuale. Per questo abbiamo creato un percorso di partnership che ti fornirà assistenza e formazione continua. Scopri di più
- Migliorarsi con le recensioni di utenti e clienti
Nella nostra piattaforma Algho abbiamo previsto la funzione di reinforcement che, come dice la parola stessa, ha l’obiettivo di rafforzare la base di conoscenza. In cosa consiste? Quando l’utente rivolge una domanda all’assistente virtuale può successivamente votare la qualità della conversazione sostenuta, che sarà poi trasferita nella sezione reinforcement. Questa nuova funzione consente al gestore dell’assistente virtuale di aggiungere la nuova domanda alla base di conoscenza per migliorare le performance dell’assistente virtuale. Attivare la votazione permette di avere direttamente dall’utente una serie di suggerimenti che potrebbero rivelarsi davvero utili al gestore del sistema di intelligenza artificiale.